Accordatore dAntenna VHF Mini

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La realizzazione dell’accordatore d’antenna ha consentito notevoli miglioramenti sia in ricezione che in trasmissione negli apparecchi ricetrasmittenti portatili VHF 144 MHz.

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Un’antenna, di ridotte dimensioni, come quelle usate in VHF 144 MHz hanno anche loro delle limitazioni.

Queste infatti come tutte le antenne hanno una larghezza di banda ben definita.

Avvicinandoci o allontanandoci dal punto di maggior guadagno dell’antenna il segnale subisce una variazione.

Questa aumenta o diminuisce la sensibilità del ricevitore e non solo, anche in trasmissione il segnale subisce una maggiore o minore propagazione. Riuscendo ad accordare l’antenna su ogni punto della frequenza di lavoro il segnale può mantenere sempre il massimo livello di resa.

Per fare questo l’antenna dovrebbe essere sempre modificata.


La foto mostra come assemblare l’accordatore

 

COSTRUZIONE:

La realizzazione dell’accordatore va eseguita in un contenitore metallico, in modo da schermare il circuito da influenze esterne che ne compromettono la stabilità. Per la sua costruzione possiamo far riferimento alle foto e allo schema elettrico.

 

Schema elettrico:

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I collegamenti, tra i vari componenti, dovranno essere i più corti possibili.

In pratica, nel contenitore metallico di adeguate dimensioni (cioè in grado di contenere il materiale che abbiamo sottomano e che lo compone) si praticheranno i fori dove saranno alloggiati i due connettori BNC e il condensatore variabile.

Successivamente si avvolgeranno cinque spire di rame argentato (in mancanza va bene anche il normale rame rigido) del diametro di un millimetro su un supporto di cinque millimetri, tenendo le spire leggermente spaziate.

Costruita la bobina, la si salderà tra il contatto centrale delBNC e il condensatore variabile, tenendo presente che questo connettore sarà l’ingresso della radio frequenza e quindi andrà collegato al ricetrasmettitore.

Successivamente sul contatto centrale del secondo BNC e il condensatore variabile, dove prima si era saldata la bobina, si inserirà un condensatore fisso: questo BNC risulterà essere l’uscita della radio frequenza, quindi a questo andranno inserite le antenne da accordare.


Collaudo:

Una volta terminato il lavoro di assemblaggio inseriremo l’accordatore sul ricetrasmettitore rispettando l’ingresso e l’uscita. Si inserirà l’antenna da accordare, e nel caso il ricetrasmettitore sia dotato di controllo delle onde stazionarie, andando in trasmissione si ruoterà la manopola fino a leggere il minimo R.O.S.. Nel caso invece l’RTX non fosse munito di un controllo di R.O.S. si potrà tarare l’antenna sintonizzandosi su un segnale in ricezione: in questo caso l’antenna sarà accordata quando lo strumento di ricezione segnalerà il massimo segnale.

Un terzo sistema è quello di ruotare la manopola per il massimo fruscio in altoparlante, ma considerando che in VHF il fruscio presente in altoparlante è molto forte occorre un buon orecchio per sentire la differenza.

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